Astronomi italiani ed astronomi americani |
Angelo Secchi nacque a Reggio Emilia il 29 giugno 1818 da umile famiglia. All' età di 15 anni iniziò il noviziato nella Compagnia di Gesù ed il 12 settembre 1847 viene ordinato sacerdote. Nel marzo dell'anno successivo, con la nascita della Repubblica Romana di Mazzini, l'ordine dei gesuiti è costretto all'esilio. Secchi si reca dapprima in Inghilterra nel collegio di Stonyhurst, poi alla fine di ottobre raggiunge gli Stati Uniti, dove si ferma alla Georgetown University, sita nell' omonima cittadina presso Washington, fondata e gestita dai gesuiti americani. Durante il suo esilio americano a Georgetown Angelo Secchi, oltre a dedicarsi all'insegnamento, ebbe modo di collaborare alle ricerche astronomiche come aiutante di Padre Curley, direttore del locale Osservatorio.
Le buone relazioni stabilite da Angelo Secchi con gli astronomi americani si rivelarono preziose in seguito per lo stabilirsi dei buoni rapporti non solo tra astronomi americani ed italiani ma anche con quelli di tutta Europa . Tornato a Roma nel 1849 quando fu revocato il bando verso i Gesuiti, Secchi fu nominato direttore dell'Osservatorio del Collegio Romano. Egli si rese subito conto che l'attrezzatura dell'Osservatorio era inadeguata alle nuove esigenze dell'astronomia e decise ad impegnarsi per costruire un nuovo osservatorio. Nell'attesa di vedere realizzato questo progetto si adoperò per migliorare, quanto possibile l'attrezzatura di quello esistente. Tuttavia usando genialmente i vecchi strumenti riuscì a misurare la temperatura dell ' atmosfera solare e le sue variazioni tra il centro e il bordo. Con la nuova strumentazione spettroscopica appositamente fatta costruire in Germania, Secchi fu in grado di condurre studi molto avanzati sulla struttura degli strati esterni del Sole, guadagnando a sé e all' astronomia italiana fama nel mondo. I suoi interessi non rimasero confinati allo studio del Sole in cui aveva ottenuto ottimi risultati, ma dopo la visita dell' astronomo francese Janssen si rivolse anche allo Si deve ad una proposta di Angelo Secchi la fondazione delle Memorie degli Spettroscopisti Italiani, inizialmente progettate come luogo ove pubblicare i risultati delle osservazioni, ma diventate poi sotto la direzione di Tacchini un' apprezzata rivista internazionale di astronomia e astrofisica in cui comparivano anche lavori stranieri ottenendo così una meritata visibilità nel mondo. |