Commissione parlamentare consultiva in ordine all'attuazione della riforma amministrativa ai sensi della legge 15 marzo 1997, n. 59 - Resoconto di mercoledì 26 maggio 1999


SEDE PLENARIA

Mercoledì 26 maggio 1999. - Presidenza del Presidente Vincenzo CERULLI IRELLI. - Interviene il Sottosegretario di Stato per l'università e la ricerca scientifica e tecnologica, ingegner Antonino Cuffaro.

La seduta inizia alle 13.45.

Pubblicità dei lavori.

Il deputato Vincenzo CERULLI IRELLI, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante la trasmissione audiovisiva a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.

La Commissione consente.

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Schema di decreto legislativo recante istituzione dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e norme relative all'Osservatorio vesuviano, ai sensi dell'articolo 11, comma 1, lettera d), della legge 15 marzo 1997, n.59.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato da ultimo il 18 maggio 1999.

Il deputato Vincenzo CERULLI IRELLI, presidente, comunica che sono pervenuti emendamenti (vedi allegato 2) alla proposta di parere depositata dal relatore (vedi allegato 1). Aggiunge che è stata presentata una proposta di parere alternativo (vedi allegato 3).

Il senatore Renzo GUBERT (Misto-Il Centro UPD) intervenendo sul complesso degli emendamenti non condivide la proposta di parere depositata dal relatore che non apporta alcun miglioramento allo schema di decreto presentato dal Governo che mantiene comunque il riconoscimento dell'autonomia della ricerca scientifica. Fa presente che nella proposta di parere depositata si riconducono al potere politico le nomine degli organi dell'Istituto. Inoltre permane il vincolo dell'Esecutivo sull'approvazione di ogni piano dell'Istituto. Ritiene pertanto che non venga così rispettato il principio dell'autogoverno della ricerca scientifica pur nell'ambito di piani prestabiliti.

Il deputato Giacomo GARRA (FI) fa presente di non aver presentato emendamenti alla proposta di parere del relatore ritenendola inemendabile non perchè condivisibile ma in quanto espressione di una tendenza accentratrice relativamente alla istituzione dell'INAF. Reputa inopportuno rompere il rapporto esistente fra le università e gli osservatori astronomici. Non condivide pertanto il testo del provvedimento in esame che concentra in un unico ente le competenze che oggi sono articolate tra più soggetti.

Il senatore Michele BONATESTA (AN) richiamando quanto sostenuto dal sottosegretario Cuffaro nelle precedenti sedute e ritenendo non condivisibile la proposta di parere del relatore, propone di invitare il relatore a riconsiderare le osservazioni inserite nella proposta depositata.

Il deputato Vincenzo CERULLI IRELLI, presidente, fa presente che il testo depositato dall'onorevole Di Bisceglie è una proposta di parere. La Commissione è chiamata a valutarla e discuterla anche al fine di apportarvi le integrazioni necessarie.

Il deputato Antonio DI BISCEGLIE (DS-U), relatore, precisa che nella redazione della proposta di parere ha tenuto presente l'esigenza di garantire una uniformità rispetto agli altri enti di ricerca il cui riordino è stato già esaminato dalla Commissione. Aggiunge che in sede di discussione generale è emersa la opportunità della creazione dell'Istituto nazionale per l'astrofisica al fine anche di consentire una efficace presenza dell'Italia nel settore della ricerca a livello europeo. Relativamente poi ai singoli aspetti del provvedimento, fa presente la disponibilità a migliorare la proposta di parere depositata per consentire all'INAF di avere al suo interno una maggiore rappresentanza del settore scientifico e per garantire allo stesso un migliore funzionamento sotto il profilo dell'efficienza e dell'efficacia.

Il deputato Vincenzo CERULLI IRELLI, presidente, propone che il relatore nella seduta odierna esprima il parere sugli emendamenti e si proceda alla discussione sugli stessi rinviando alla successiva seduta le deliberazioni sugli emendamenti medesimi e la deliberazione del parere nel suo complesso.

La Commissione consente.

Il deputato Antonio DI BISCEGLIE (DS-U), relatore, si riserva di proporre alla Commissione una riformulazione dell'emendamento Gubert 1 che ne accolga la prima parte.

Invita al ritiro dell'emendamento Lubrano di Ricco 2. Esprime parere contrario sugli emendamenti Bonatesta 3 e Bonatesta 4. Relativamente agli emendamenti Lubrano di Ricco 5, Mazzocchin 5-bis, Gubert 6, Marchetti 7 e Giaretta 8 che affrontano la questione della sede dell'Istituto, fa presente che appare preferibile la formulazione proposta dall'emendamento Giaretta 8 a cui occorrerebbe aggiungere la previsione secondo cui il consiglio direttivo determina anche la diversa strutturazione dell'Istituto.

Il deputato Vincenzo CERULLI IRELLI, presidente, fa presente che occorre decidere in via generale se lasciare alla fonte legislativa o a quella statutaria la deliberazione sulla sede degli enti sottoposti al riordino.

La senatrice Franca D'ALESSANDRO PRISCO (DS-U) evidenziando gli aspetti negativi connessi all'accentramento in Roma di diversi centri direzionali, si dichiara favorevole alla formulazione dell'emendamento Giaretta 8.

Il senatore Ettore ROTELLI (FI) fa presente che occorre distinguere la sede legale dalla sede operativa degli enti. Considerando che la sede legale è fissata in sede statutaria, le perplessità riguardano solo la sede operativa.

Il senatore Paolo GIARETTA (PPI) evidenziando che l'INAF è un ente nuovo, fa presente la necessità di stabilire sia la sede legale sia la sede operativa con riferimento alle esigenze dell'Istituto. Ritiene pertanto preferibile che la deliberazione sulla sede diversa rispetto a quella prevista dal decreto sia demandata allo statuto più che al Consiglio direttivo.

Il deputato Vincenzo CERULLI IRELLI, presidente, propone di prevedere nel provvedimento che la sede legale è stabilita dallo statuto mentre la sede operativa e la strutturazione dell'Istituto sono fissate dal consiglio direttivo.

Il deputato Antonio DI BISCEGLIE (DS-U), relatore, preso atto delle osservazioni emerse si riserva di riformulare gli emendamenti Lubrano di Ricco 5, Mazzocchin 5-bis, Gubert 6, Marchetti 7 e Giaretta 8. Esprime poi parere contrario sull'emendamento Gubert 9 visto che al momento dell'approvazione dei regolamenti dell'Istituto gli osservatori astronomici confluiscono nell'Istituto medesimo e pertanto non possono ritenersi a quello associati. Esprime parere favorevole sull'emendamento Marchetti 10. Relativamente agli emendamenti Gubert 11, Gubert 12, Mazzocchin 12-bis, Lubrano di Ricco 13, Marchetti 14 che affrontano la questione della composizione del consiglio direttivo dell'INAF propone di accogliere la formulazione della seconda parte dell'emendamento Marchetti 14. Il consiglio direttivo risulterebbe così composto dal presidente, da due membri designati dal consiglio scientifico nazionale dell'area scientifica corrispondente, da un membro designato dalla Conferenza unificata e da due membri nominati dal Ministro.

Il senatore Renzo GUBERT (Misto-Il Centro-UPD) richiamando quanto indicato nella proposta di parere del relatore secondo cui non solo il presidente ma anche i membri del consiglio direttivo vengono nominati dal ministro, fa presente l'opportunità di tutelare l'autonomia scientifica. Propone pertanto di prevedere che il presidente dell'Istituto sia eletto dal consiglio direttivo.

Il senatore Ettore ROTELLI (FI) si dichiara contrario alla designazione da parte della Conferenza unificata di un membro del consiglio direttivo.

Il deputato Gianantonio MAZZOCCHIN (Misto-FLDR) premettendo di essere favorevole a qualsiasi proposta sulla composizione del consiglio direttivo, fa presente la necessità di chiarire la categoria a cui devono appartenere i membri del medesimo consiglio.

Il deputato Fabrizio BRACCO (DS-U) fa presente la inopportunità del ricorso all'analogia fra l'INAF e altri enti di ricerca. A tal proposito osserva che l'INAF ha una sua specificità rispetto ad altri enti come possono essere l'ASI o l'ENEA. Aggiunge che non comprende il motivo per cui la Conferenza unificata - secondo quanto previsto nella proposta di parere - debba designare un membro del consiglio direttivo: se così fosse, analoga previsione dovrebbe estendersi agli altri enti di ricerca. Relativamente alla composizione del consiglio direttivo fa presente di condividere l'emendamento Mazzocchin 12-bis secondo cui all'interno del consiglio si distinguono i membri di nomina politica dai membri eletti dal mondo scientifico a cui però andrebbe demandata la scelta sulla figura professionale (professore ordinario o associato, astronomo ordinario o astronomo straordinario) da designare come membro del consiglio direttivo.

La senatrice Anna Maria BUCCIARELLI (DS-U) ritiene condivisibile la proposta del deputato Bracco. Aggiunge che la previsione della nomina di due membri del consiglio direttivo da parte del Ministro - secondo quanto previsto dall'emendamento Mazzocchin 12-bis - consente di riequilibrare la composizione dell'organo tenendo presente la natura elettiva di una parte dello stesso.

Il deputato Antonio DI BISCEGLIE (DS-U), relatore, preso atto delle osservazioni emerse, si riserva di riformulare gli emendamenti Gubert 11, Gubert 12, Mazzocchin 12-bis, Lubrano di Ricco 13 e Marchetti 14. Si riserva infine una riformulazione dell'emendamento Giaretta 15. Esprime parere favorevole sull'emendamento Lubrano di Ricco 16 e sugli emendamenti di identico contenuto Lubrano di Ricco 17, Giaretta 18 e Gubert 19. Invita al ritiro dell'emendamento Lubrano di Ricco 20, avendo espresso parere favorevole sull'emendamento Marchetti 10 che prevede il comitato di consulenza scientifica quale organo dell'Istituto. Relativamente agli emendamenti Bonatesta 21, Gubert 22, Gubert 23 e Marchetti 24 relativi alla composizione del comitato di consulenza scientifica, si riserva di proporre una riformulazione in modo da garantire all'interno del comitato medesimo la presenza delle diverse figure per ogni settore di ricerca.

Il senatore Renzo GUBERT (Misto-Il Centro-UPD) illustrando il suo emendamento 22 fa presente la necessità della nomina di un comitato di consulenza scientifica da parte del presidente previa designazione del consiglio direttivo al fine di tutelare i principi di pluralismo e libertà della ricerca.

Il sottosegretario Antonino CUFFARO fa presente che la previsione del comitato di consulenza scientifica quale organo dell'istituto rende opportuno che lo stesso non sia di esclusiva nomina del presidente dell'Istituto.

Il deputato Antonio DI BISCEGLIE (DS-U), relatore, esprime parere contrario sull'emendamento Gubert 25 ritenendo opportuna una verifica dell'Esecutivo sul piano di attività dell'Istituto. Ritiene che in tal modo non possa reputarsi lesa la libertà di ricerca.

Il senatore Renzo GUBERT (Misto-Il Centro-UPD) fa presente la necessità di un controllo politico solo sul programma nazionale della ricerca di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 5 giugno 1998, n. 204. Reputa quindi inopportuno il controllo del Ministro sul piano di attività dell'INAF.

Il sottosegretario Antonino CUFFARO fa presente che all'articolo 6 del decreto non si fa riferimento ai singoli programmi ma al piano di attività che viene aggiornato annualmente. Relativamente poi ai progetti che ciascun osservatorio gestisce autonomamente, il comitato di consulenza scientifica si limiterà ad una valutazione esprimendo un parere obbligatorio solo sul piano generale di attività dell'INAF.

Il deputato Antonio DI BISCEGLIE (DS-U), relatore, invita al ritiro dell'emendamento Lubrano di Ricco 26. Esprime parere favorevole sull'emendamento Marchetti 27 precisando che il mantenimento della previsione di organi collegiali di consulenza delle direzioni dei dipartimenti consentirebbe di garantire un maggiore grado di coinvolgimento di tutte le figure professionali.

Il deputato Vincenzo CERULLI IRELLI, presidente, fa presente che la previsione di organi collegiali di consulenza dei dipartimenti e delle strutture rischia di moltiplicare gli organi di consulenza scientifica. Condivide pertanto l'emendamento Marchetti 27. In alternativa propone di prevedere solo la facoltà della costituzione di organi collegiali di dipartimento.

Il deputato DI BISCEGLIE (DS-U), relatore, si riserva di riformulare l'emendamento Marchetti 27. Esprime parere favorevole sull'emendamento Giaretta 28. Invita al ritiro dell'emendamento Lubrano di Ricco 29. Relativamente agli emendamenti Gubert 30 e Gubert 31 che invitano a precisare l'autonomia amministrativa degli osservatori astronomici per i finanziamenti ricevuti dalle regioni, si riserva di proporre alla Commissione una riformulazione rinviando ai regolamenti dell'Istituto la specificazione su tale aspetto.

Il sottosegretario Antonino CUFFARO fa presente che l'autonomia di ciascun osservatorio può derivare da due diversi tipi di risorse finanziarie: le prime provenienti dal territorio, le seconde derivanti dalla distribuzione delle risorse a seguito dell'approvazione del piano di attività dell'Istituto. Precisa che ciascun osservatorio è chiamato ad utilizzare le risorse finanziarie nei limiti del piano approvato.

Il deputato Antonio DI BISCEGLIE (DS-U), relatore, esprime parere contrario sugli emendamenti Gubert 32 e Gubert 33. Invita al ritiro degli emendamenti Lubrano di Ricco 34 e Lubrano di Ricco 35. Esprime parere contrario sull'emendamento Bonatesta 36. Invita al ritiro dell'emendamento Lubrano di Ricco 37. Invita al ritiro dell'emendamento Gubert 38 visto che nella proposta di parere depositata è stato sostituito il consiglio direttivo con l'organo collegiale del dipartimento di coordinamento degli osservatori astronomici astrofisici che appare corrispondente al consiglio di facoltà nella struttura universitaria.

Invita al ritiro degli emendamenti Marchetti 39, Lubrano di Ricco 40, Gubert 41 in relazione al quale fa presente la necessità di considerare i vincoli di bilancio. Esprime parere contrario sull'emendamento Bonatesta 42. Invita al ritiro dell'emendamento Gubert 43 visto che la disposizione dell'articolo 12, comma 3, è prevista anche per enti di ricerca quali il CNR. Invita al ritiro degli emendamenti Lubrano di Ricco 44 e Gubert 45. Relativamente all'emendamento Marchetti 46, propone di accoglierne la prima parte ritenendo eccessivamente complessa la composizione del comitato come proposta nell'emendamento medesimo.

Il senatore Renzo GUBERT (Misto-Il Centro-UPD) si dichiara contrario alla proposta del relatore ritenendo che in tal modo si escluderebbe la possibilità di una rappresentanza del mondo scientifico nel comitato chiamato ad operare nel periodo transitorio.

Il sottosegretario Antonino CUFFARO richiamando le norme transitorie previste nel decreto legislativo di riordino del CNR fa notare che in quel caso l'elezione dei componenti del comitato è stata rapida e ha garantito la rappresentanza dei diversi settori scientifici.

Il senatore Fausto MARCHETTI (Com.) non condivide la proposta di riformulazione del suo emendamento ritenendo che in tal modo si riconosca eccessiva discrezionalità al Ministro sulla scelta dei componenti del comitato. Fa presente la opportunità di un momento elettivo anche per la composizione del comitato soprattutto se si garantiscono tempi brevi per le elezioni medesime.

Il deputato Antonio DI BISCEGLIE (DS-U), relatore, preso atto delle osservazioni emerse fa presente la opportunità di eliminare il periodo transitorio e prevedere entro tempi brevi la costituzione del consiglio direttivo e la nomina del presidente. Si riserva a tal proposito una riformulazione dell'emendamento Marchetti 46. Invita al ritiro dell'emendamento Gubert 47. Esprime parere contrario sull'emendamento Gubert 48. Si riserva di riformulare, accogliendone lo spirito l'emendamento Mazzocchin 49.

Il deputato Vincenzo CERULLI IRELLI, presidente, rinvia ad altra seduta le deliberazioni sui singoli emendamenti e sulle riformulazioni che il relatore si è riservato di proporre.

La seduta termina alle 15.15.