Deliberazione per la trasmissione di osservazioni alla Commissione parlamentare consultiva per l'attuazione della legge 59 del 1997 sullo schema di decreto legislativo riguardante l'istituzione dell'Istituto Nazionale di Astrofisica.
(Esame e rinvio). (Sedute del 4 e 5 maggio 1999)


Seduta del 4 maggio 1999

La Commissione comincia l'esame dello schema di decreto legislativo in titolo.

Gianantonio MAZZOCCHIN (misto- FLDR), relatore, riferisce sullo schema di decreto legislativo che intende riorganizzare il sistema italiano di astrofisica, già parzialmente riformato negli anni ottanta e che si trova, pertanto, già organizzato in analogia alle strutture universitarie.
Fa presente che la proposta del Governo di trasformare l'attuale organizzazione in un Istituto Nazionale di Astrofisica è condivisibile ed adeguata agli altri paesi europei. La riforma, inoltre, può essere coordinata con quelle già avviate riguardanti il CNR, l'ASI e l'INFN.
Illustra quindi gli articoli dello schema di decreto legislativo soffermandosi, in particolare, sull'articolo 1, che istituisce l'Istituto Nazionale di Astrofisica con sede in Roma, e sull'articolo 15, sull'Osservatorio vesuviano.
Ritiene, anzitutto, che la sede non debba essere necessariamente stabilita a Roma; è, inoltre, opportuno che la composizione del consiglio direttivo sia ristretta a sette consiglieri: il presidente nominato dal ministro, quattro eletti tra gli ordinari e due nominati dal ministro tra i ricercatori del settore; la struttura dovrebbe essere, invece, articolata in dipartimenti, uno con competenze strutturali, l'altro con competenze progettuali.
Ravvisa, inoltre, la necessità di accelerare i tempi di preparazione dei regolamenti attraverso la nomina dell'apposito organismo da parte del ministro e ritiene opportuno che l'Osservatorio concorra ad istituire un ente di ricerca nel settore geofisico.

Il sottosegretario Antonino CUFFARO fa presente che il Governo sta valutando l'opportunità di inglobare l'Osservatorio vesuviano in un ente con competenza specifica sulla geofisica, pur mantenendo la sua autonomia ed il suo nome.

Giovanni CASTELLANI, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame.

La seduta termina alle 12.25.


Seduta del 5 maggio 1999

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta di ieri.

Angela NAPOLI (AN) osserva che lo schema di decreto legislativo in esame è estremamente importante e non può quindi essere esaminato in tempi così brevi.
Tiene comunque ad evidenziare che nell'ambito delle riforma della ricerca deve esserci un adeguamento agli standard europei per quanto riguarda gli istituti di ricerca. Ritiene inoltre che la sede dell'INAF non deve essere necessariamente Roma. Riguardo il comitato di valutazione, riterrebbe opportuno che fosse un comitato esterno e sarebbe inoltre necessario che al Parlamento fossero trasmesse le relazioni svolte dal citato comitato.
Non condivide infine la necessità di stralciare le norme sull'osservatorio vesuviano.

Gianantonio MAZZOCCHIN (Misto-FLDR), relatore, illustra la seguente proposta di osservazioni:
«La VII Commissione,
esaminato lo schema di decreto legislativo recante l'istituzione dell'Istituto nazionale di astrofisica (INAF),
premesso che la costituzione dell'INAF appare necessaria per adeguare le strutture esistenti in Italia alle forme organizzative europee ed ai compiti nazionali ed internazionali che attendono la comunità scientifica italiana e per sviluppare una sinergia con gli altri enti che si occupano di ricerca astronomica, come CNR, ASI, INFN,
valutato positivamente il testo nel suo complesso,
delibera di esprimere le seguenti osservazioni:
a) la sede non deve essere necessariamente stabilita a Roma;
b) è opportuno restringere la composizione del Consiglio direttivo a sette consiglieri: il presidente nominato dal ministro, due eletti tra gli astronomi ordinari, dagli astronomi straordinari e ordinari e associati e i ricercatori astronomi in servizio presso gli osservatori, due eletti tra i professori universitari, dai professori universitari straordinari e ordinari e associati e i ricercatori universitari inquadrati nel settore scientifico-disciplinare di astronomia e astrofisica, due nominati dal ministro tra i ricercatori del settore operanti presso altri enti italiani o stranieri;
c) la struttura dovrebbe essere articolata in due dipartimenti: il primo con funzioni strutturali, di coordinamento degli osservatori, di funzionamento dei concorsi e del personale, ecc.; il secondo con competenze progettuali, per il coordinamento dei progetti nazionali ed internazionali, le priorità scientifiche, i progetti interstrutturali con il CNR, l'INFN, ecc.;
d) è opportuno che il Ministro nomini immediatamente il comitato di cui all'articolo 13, al fine di procedere celermente all'elaborazione e all'approvazione dei regolamenti di cui al comma 2 dello stesso articolo 13;
e) è infine opportuno stralciare l'articolo 15 sul personale dell'Osservatorio vesuviano e di provvedere ad una compiuta disciplina dello stesso Osservatorio in un provvedimento che istituisca un apposito ente di ricerca nel settore geofisico».

Giuseppe PALUMBO (FI) esprime perplessità sulla possibilità di prevedere che i professori ordinari siano eletti dai ricercatori.

Il sottosegretario Antonino CUFFARO concorda con le osservazioni del deputato Napoli sul Comitato di valutazione e fa presente che l'articolo 15 prevede una norma che riguarda il solo personale dell'Osservatorio vesuviano, il cui riordino sarà oggetto di apposito provvedimento.

Gianantonio MAZZOCCHIN (misto-FLDR), relatore, alla luce del dibattito svoltosi ritiene di riformulare la sua proposta di osservazioni (vedi allegato 3)

La Commissione approva la proposta di osservazioni come riformulata.

 

La seduta termina alle 15.40