150 anni fa - Si paghi chi ha lavorato!

un articolo della serie: 150 anni fa - le tappe della fondazione dell'Osservatorio di Arcetri

Il 12 luglio 1872 Donati scrisse al nuovo (ed effimero, visto che restò in carica tre mesi) Ministro della Pubblica Istruzione Quintino Sella (1827-1884):

Carissimo Amico Sella. Non scrivo al ministro; ma allo scienziato e spero che non lo farò invano. Presso il ministero della P. I. pende fin dal dicembre passato una somma di lire 30 mila da spendersi per il Nuovo Osservatorio di Firenze. Mandai fin dal 4 di Gennaio di quest'anno i documenti con i quali credevo che potesse giustificarsi la spesa di quella somma; Ma mi fu risposto il 2 maggio che non si poteva spendere nulla senza regolari contratti. Non potevo rispondere alla lettera [...] fino al 4 giugno ed allora chiesi che il R. Governo facesse collaudare e verificare i lavori ai suoi Architetti del Genio Civile e che se fossero trovati bene eseguiti li paghi fino a che avrà fondi. Chiesi in somma con giudizio e quasi con inchiesta; Ma è già passato più di un mese ed il ministero non risponde. Lavoro inutile! Tutto quello che desidero è una risoluzione qualunque perché in un modo, o nell'altro si paghi chi ha lavorato.

A che punto erano i lavori? Purtroppo non è stata trovata la lettera di Donati del 4 giugno 1872, che forse elencava lo stato delle opere. Risale a quel tempo la fotografia del cantiere dell'edificio, che vi appare quasi ultimato?

osservatorio quasi finito

 L'edificio dell'Osservatorio in costruzione (Archivio INAF-OAA)

Il Ministero rispose il 16 luglio, richiamando Donati al rispetto del "vigente regolamento generale di contabilità": non avrebbe potuto pagare i lavori perchè "eseguiti [...] senza essere stati preceduti da contratti regolarmente approvati". Veniva comunque offerta una scappatoia: Donati avrebbe potuto "compilare i relativi piani preventivi e gli atti di sottomissione" facendo in modo che non superassero la cifra massima imposta dal regolamento per ciascun lavoro, e "senza fare apparire come si tratti di opere già eseguite". Donati mangiò la voglia ed il 10 agosto inviò l'elenco dei lavori, "in conformità dei suggerimenti indicati nella lettera direttami". Nella stessa lettera si richiedono con urgenza le persiane, che "essendo la fabbrica del Nuovo Osservatorio sul piano terreno e non essendovi né potendo di essere le inferriate alle finestre [...] sono necessarie per la difesa degli Istrumenti e dei locali". E quindi la fotografia qui sopra, dove tutte le finestre e le feritorie della sala del meridiano hanno le persiane, potrebbe risalire alla tarda estate - se davvero il 10 agosto ancora le persiane non c'erano; oppure all'inizio della stagione, se erano incluse fra i lavori che però non si sarebbero potuti dichiarare eseguiti, pena il mancato pagamento delle stesse ai falegnami! Lo sapremo mai?

I documenti citati si trovano in Archivio INAF-OAA, fondo Donati, 1013.